Vince il restauro. Con un progetto, di Massimo Carmassi, che racconta la storia di un riuso per certi versi esemplare – un edificio militare ottocentesco che diventa università – anche nel rigore degli accostamenti di materiali. Approccio che la giuria della Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2015 ha premiato perché «Se è vero che l’intervento sull’esistente sarà sempre più, almeno in Europa, il terreno principale su cui sviluppare il progetto architettonico e se è vero che in Europa l’esistente comprende in sé un grande patrimonio storico, allora questo edificio costituisce un insegnamento di come passato e presente non siano antitetici, in architettura, ma complementari».