Novità Editoriali : Cooperativa Archeologia
   
2014
Un villaggio nella pianura
 

Ricerche archeologiche in un insediamento medievale del territorio di Sant'Agata Bolognese

Ci son voluti due decenni per dare alle stampe il volume “Un villaggio nella pianura. Ricerche archeologiche in un insediamento medievale del territorio di Sant'Agata Bolognese”, curato da Sauro Gelichi, Mauro Librenti e Marco Marchesini.

Questo volume illustra il sito altomedievale più vasto e meglio indagato dell’Italia settentrionale, un unicum, per dirla con gli archeologi, tanto più eccezionale quanto più completa e abbondante è la qualità, quantità, stato di conservazione e varietà tipologica dei materiali archeologici, archeobotanici e archeofaunistici rinvenuti.

Quello di Sant'Agata Bolognese è l'unico scavo che abbia indagato, forse in modo non esaustivo ma certo esteso, un villaggio dei secoli centrali del Medioevo nella pianura padana. Il volume tocca molti temi, dall'edilizia abitativa alla struttura dell'insediamento, dall'economia ai caratteri della vita quotidiana, e di fatto fornisce lo spaccato di una comunità e (indirettamente) dei suoi signori, delle loro strategie e dei loro modi di rapportarsi con le risorse, in quei secoli del Medioevo (X-XI secolo) che furono davvero centrali per le società dell'Occidente Europeo.

Le innovative metodologie di scavo applicate hanno permesso di capire l’importanza e la complessità cronologica dell’insediamento, mettendo in luce i suoi forti legami con il territorio circostante, come confermano le fonti scritte in cui si evidenziano gli assetti insediativi, politici, patrimoniali e sociali dell’area dove il villaggio era ubicato. Gli studi condotti sui materiali (ceramica, pietra ollare, oggetti in metallo, macine, fusaiole, vetri, ecc.) hanno evidenziato un elevato tenore di vita e una fitta rete commerciale sia a livello regionale che nazionale.

Il volume è il numero 33 della collana Quaderni di Archeologia dell’Emilia-Romagna promossa dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.

Fonte: Archeobo

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