Venerdì 28 settembre si svolgerà a Roma “Fuori classe. La cooperazione che fa scuola: progetti, iniziative, buone pratiche di alternanza scuola-lavoro”, evento dedicato agli insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.
Cooperativa Archeologia parteciperà per presentare la propria offerta didattica di itinerari e laboratori a Genova, Luni (SP), Volterra, Firenze e Toscana, Vasto, Priverno e Fossanova e Agrigento.
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La scoperta della Stazione Amba Aradam, le cui indagini archeologiche sono state eseguite daCooperativa Archeologia, è tra le 5 finaliste candidate alla vittoria per l’edizione 2018 dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” in memoria dell’archeologo di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale.
Il Premio vede la collaborazione delle testate internazionali Antike Welt (Germania), as. Archäologie der Schweiz (Svizzera), Current Archaeology (Regno Unito), Dossiers d’Archéologie (Francia).
Le altre 4 scoperte sono:
· Egitto: il ginnasio ellenistico rinvenuto ad Al Fayoum
· Iraq: il più antico porto di una città sumerica ad Abu Tbeirah
· Francia: una piccola Pompei a Vienne
· Tunisia: una città romana sommersa nel golfo di Hammamet
Il Premio sarà conferito in occasione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che si svolgerà a Paestum dal 15 al 18 novembre 2018.
Sarà inoltre attribuito uno “Special Award”, alla scoperta che avrà ricevuto il maggior consenso dal grande pubblico attraverso la pagina Facebook della Borsa, si può votare da ora fino al 15 ottobre.
Invitiamo tutti ad esprimere il consenso allo scavo della Domus del Centurione dagli scavi della Metro C a Roma sulla pagina Facebook della Borsa Mediterranea del Turismo.
Dal 14 luglio al 25 agosto tutti i sabato
Storia e Calici
Un viaggio nella bellezza e nel sapore
Visita guidata al borgo di Fossanova, dell’Abbazia Cistercense e del Museo Medievale, a cura di Cooperativa Archeologia.
Fossanova è un piccolo e suggestivo borgo medievale racchiuso nell’affascinante cornice di uno dei più grandiosi complessi monastici d’Italia. Appena varcato l’ingresso ci si trova proiettati in uno scenario d’altri tempi, un tuffo nel Medioevo reso ancora più coinvolgente da quella continuità di vita che serpeggia ancora in ogni angolo del monastero e rende il borgo un luogo vivace e vitale.
La vita dei monaci era scandita dalla preghiera e dal lavoro, tempi rispecchiati nell’articolazione degli spazi dell’abbazia. La visita diventa un’immersione esperienziale nell’arte e nell’architettura e nella vita quotidiana dei monaci.
Al termine aperitivo presso il Caffè dei Guitti nel borgo.
Appuntamento presso il Borgo Medievale nell’Antica Foresteria Cistercense nel Borgo di Fossanova.
Quota di partecipazione:
adulti 18 euro, comprensiva di biglietto al Museo Medievale, visita guidata e aperitivo
bambini dai 6 ai 12 anni visita gratuita, 3,5 euro biglietto al Museo Medievale
ragazzi dai 12 ai 18 anni 7 euro, comprensiva di biglietto al Museo Medievale e visita guidata
bambini fino a 6 anni gratuito
La consumazione dei bambini e dei ragazzi è a parte.
Prenotazione obbligatoria
0773 912306 dal martedì alla domenica ore 10 – 13 | musarchpriverno@libero.it
È un’acquisizione importante, questo progetto, per Genova e per noi.
Realizzato come partner di una rete con capofila il Ce.Sto e partner l’Istituto Comprensivo Centro Storico, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Comune di Genova, Istituto Italiano di Tecnologia, CasaPaganini InfoMus, @NR, Festival della Scienza, Punto.sud, Teatro Della Tosse, Federazione Regionale Solidarietà e Lavoro, Balgasar, ci vedrà lavorare insieme per i prossimi 3 anni nell’Area Archeologica Giardini Luzzati – Spazio Comune.
Obiettivo del nostro progetto è quello sostegno all’inclusione scolastica di circa 220 bambine, bambini e pre-adolescenti che frequentano scuole in aree e territori particolarmente svantaggiati della città metropolitana di Genova, accogliendo le difficoltà di passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria, intensificando le competenze trasversali d’apprendimento come fattore di protezione nel passaggio di ciclo e prevenendo il drop-out scolastico e l’isolamento nella secondaria.
Lo realizzeremo col gioco, attraverso strumenti tecnologici, nell’Area Archeologica.
L’Area archeologica dei Giardini Luzzati diventerà il nostro presidio educativo duraturo e sostenibile, un laboratorio di innovative modalità di apprendimento.
Anche quest’anno, come ormai da molti anni, Cooperativa Archeologia partecipa a Le Notti dell’Archeologia.
sabato 14 luglio |Castelnuovo Val di Cecina
Aquae Populoniae. Area archeologica delle Terme del Bagno
inizio ore 17.00
Le acque sacre, la verga d’oro e la bulla sul cuore
Visita guidata all’area del Bagnone. Seguirà una rappresentazione scenica a cura dell’associazione Archeologia Narrante, che tratterà il tema della nascita nel confronto appassionato tra due donne di epoche assai lontane: una sacerdotessa etrusca e un’ostetrica ospedaliera dei nostri giorni, sorprendentemente vicine in scena e per vocazione nell’arte della maieutica. Il racconto si sviluppa nel suggestivo scenario delle acque sacre nel sito archeologico del Bagnone a Sasso Pisano.
Seguirà un aperitivo
Durata: 2 ore
Ingresso: Completamente gratuito
Non accessibile ai disabili
Informazioni
Strada tra Sasso Pisano e Leccia Sasso Pisano
05882351 | simonetta.santucci@comune.castelnuovo.pi.it | www.comunecastelnuovovdc.it
lunedì 30 luglio | Volterra
Museo Etrusco Guarnacci Palazzo Desideri Tangassi
inizio ore 18.00
La Strega, l’Ombra e la Sera
Molte le streghe che hanno abitato miti, favole e racconti. Dalla selvaggia Medea alla sdegnata Didone, da Circe seduttrice a Pasifae la vendicatrice del talamo. Aradia, la strega di Volterra, ci conduce nel mondo antico della magia al femminile. Mondo di timori e di speranze, di rovina e di riscatto. Una rivisitazione del pensiero irrazionale che è stato necessario per la vita e lo sviluppo degli antichi, occasione utile oggi a una riflessione diversa per noi contemporanei.
Durata: 1 ora
Ingresso: 5 euro ingresso Museo
Informazioni
Via Don Minzoni 15
058886347 | a.furiesi@comune.volterra.pi.it | www.comune.volterra.pi.it
In collaborazione con: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, Associazione Archeologia Narrante
]]>La Soprintendenza ABAP della Città Metropolitana di Milano, sta svolgendo un progetto di studio sulle Basiliche extramurarie fondate da Sant’Ambrogio, in particolare sulla più misteriosa delle quattro: la basilica di San Dionigi, scomparsa a seguito delle soppressioni di Giuseppe II D’Asburgo del 1782. Nell’ambito di questo progetto e dopo aver effettuato una ricerca documentale, la Soprintendenza una campagna di scavi archeologici sul sito della chiesa, oggi parte dei giardini Montanelli, realizzata tra settembre e ottobre 2017 da Cooperativa Archeologia. Il ritrovamento ha confermato la giacitura ipotizzata dalla sovrapposizione georeferenziata della cartografia storica, che documenta la chiesa del XVI e XVIII secolo.
Per approfondimenti http://www.architettonicimilano.lombardia.beniculturali.it/?p=8375
]]>Palazzo d’Avalos del Vasto, 16 giugno – 30 settembre 2018
In occasione del bicentenario dalla nascita di Filippo Palizzi (16 giugno 1818 – 16 giugno 2018), il Comune di Vasto, in collaborazione con il Polo Museale dell’Abruzzo e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, ha varato una serie di eventi dedicati all’illustre pittore. Con la mostra retrospettiva, che inaugura il 16 giugno a Vasto, a Palazzo d’Avalos, e un prestigioso volume contenente saggi specialistici, entrambi a cura di Lucia Arbace, si è inteso celebrare le grandi doti creative di un artista italiano che ha interpretato magistralmente la sua giovane nazione conquistando una clientela internazionale.
La mostra ripercorre, attraverso varie sezioni tematiche, l’intero arco dell’attività di Filippo Palizzi, nel periodo compreso tra il 1830 e il 1899. Dagli esordi nella città natale, Vasto, agli anni della formazione a Napoli, ai viaggi in Moldavia e nel Nord Europa, allo stringente dialogo con Parigi per il tramite del fratello Giuseppe, ai soggiorni a Cava de’ Tirreni fino ad arrivare all’attività presso il Museo Artistico Industriale di Napoli, interamente dedita alla maiolica e alla cesellatura di bronzi.
Con questa mostra si vuole narrare, attraverso oltre 150 opere in prestito da prestigiosi musei ed altre 50 provenienti dai Musei Civici di Palazzo d’Avalos a Vasto, la personalità di Filippo Palizzi ponendo l’accento sulle fasi cruciali della sua carriera artistica condotta in diversi ambiti e articolata da molteplici esperienze che lo hanno portato a confrontarsi con una sperimentazione continua, approdata a risultati di straordinaria modernità con un respiro di levatura europea.
Le opere selezionate proverranno principalmente dalla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e dai musei di Napoli, attingendo soprattutto alle donazioni di Filippo Palizzi del 1892, 1896 e 1898. Si è delineata una sinergia di intenti tra le varie istituzioni delle città con le quali l’artista ha avuto un forte legame, per poter rappresentare al meglio una esperienza di assoluto rispetto non soltanto in termini di confronto con la Natura ma anche di attenzione alle tradizioni popolari, ai percorsi accademici da riformare, alla rivalutazione delle arti applicate, ai progressi dell’arte della stampa e della fotografia.
Nella cura della mostra e nel volume, particolare risalto è stato dato da Lucia Arbace alle fondamentali tracce lasciate dallo stesso Filippo Palizzi. Per ben comprendere la grande statura dell’artista riferimento imprescindibile sono state le importanti donazioni alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, l’Accademia di Belle Arti di Napoli e al Comune di Vasto nonché i dipinti per le collezioni reali Borbone e Savoia, le maioliche e i bronzi realizzati presso le Scuole Officine del Museo Artistico Industriale di Napoli, le lettere e gli autografi inclusi nell’importante carteggio conservato presso la Biblioteca Rossetti di Vasto, i taccuini con gli appunti di viaggio pervenuti al Museo C. Barbella di Chieti e i documenti inediti rintracciati presso l’Archivio di Stato di Napoli.
“Il titolo della mostra “Dopo il diluvio” – ha dichiarato Lucia Arbace, direttore del Polo Museale dell’Abruzzo e curatrice della mostra e del volume – vuole assumere un valore ben augurale per l’Abruzzo e la nostra società tutta poiché Filippo Palizzi intendeva l’uscita degli animali dall’arca come il momento della rinascita dopo la catastrofe geologica. Gli animali vengono rappresentati senza più istinti, proiettati verso l’amore. Il dipinto “Dopo il diluvio” sarà in mostra da settembre, ma non se ne sentirà la mancanza. Sarà possibile osservare l’opera attraverso i 15 bozzetti preparatori, la si potrà ammirare in una riproduzione a grandezza naturale e nell’incisione di Saro Cucinotta, grandi e bambini attraverso un touch screen potranno riconoscere gli oltre 60 animali presenti nel quadro anche durante i laboratori didattici progettati appositamente per la mostra. Infine – conclude la curatrice – l’opera verrà proposta ai visitatori in un docufilm in cui l’attore Milo Vallone interpreta Filippo Palizzi, il video è stato realizzato con la consulenza di Franca Minnucci, ripresa e montaggio sono di Leonardo di Blasio”.
Inaugurazione della mostra
Vasto, Palazzo d’Avalos, sabato 16 giugno 2018, ore 18.00
Il catalogo
Filippo Palizzi la Natura, le Arti a cura di Lucia Arbace
testi di: Lucia Arbace, Franco Maria Battistella, Silvia Bosco, Maria Grazia Gargiulo, Alessandra Giancola, Stefano Menna, Rossella Napoli, Giorgio Napolitano, Maria Antonietta Picone Petrusa, Patrizia Piscitello, Sara Pizzi, Chiara Stefani, Maria Tamajo Contarini, Andrea Zanella
foto di Gino Di Paolo, Marco Casciello, Luciano Romano e archivi vari
grafica e impaginazione studio Moby Dick, Ortona
(pp. 312, interamente a colori, cartonato con sovracopertina)
Casa Editrice Rocco Carabba, Lanciano
COMITATO D’ONORE DELLE MANIFESTAZIONI DEL BICENTENARIO
Presidente Francesco Menna, Sindaco della Città del Vasto
Coordinamento generale Lucia Arbace, Direttore del Polo Museale dell’Abruzzo
Giovanni Legnini, Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Luciano D’Alfonso, Presidente della Regione Abruzzo
Silvio Paolucci, Assessore alla Programmazione Economica della Regione Abruzzo
Francesco Di Filippo, Direttore Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio, Regione Abruzzo
Luciano Lapenna, Presidente Regionale A.N.C.I.
Giuseppe Forte, Assessore ai Beni ed alle Attività Culturali del Comune di Vasto
Gaetano Daniele, Assessore alla Cultura del Comune di Napoli
Antonio Viola, Assessore alla Cultura del Comune di Chieti
Antonio Lampis, Direttore Generale Musei, MiBACT
Sylvain Bellenger, Direttore del Parco e Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli
Cristiana Collu, Direttore della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
Giuseppe Gaeta, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli
Anna Imponente, Direttore del Polo Museale della Campania, Napoli
Giuseppe Lattanzi, Dirigente scolastico ISIS Boccioni-Palizzi, Napoli
comitato organizzatore
Lucia Arbace, Direttore del Polo Museale dell’Abruzzo
Elio Baccalà, Consigliere comunale del Comune di Vasto
Angela Erspamer, Dirigente “Servizi e Politiche Culturali” del Comune di Vasto
Nicola Della Gatta, Segreteria del Sindaco della Città del Vasto
Antonella Marsico, Cooperativa Archeologia
con la collaborazione di
Antonella Marra, Comune di Vasto
Michela D’Ambrosio, Comune di Vasto
Paola Fanghella, Comune di Vasto
Irma Perrotti, Comune di Vasto
Silvia Bosco, storica dell’arte
Rossella Napoli, storica dell’arte
Sara Pizzi, storica dell’arte
hanno inoltre collaborato
Luciano Bologna, Raffaella De Nicola, Graziella Mucciante, Polo Museale dell’Abruzzo;
Paola Carnazza, Stefano Marson, Annarita Nappi, Alessandro Sestini, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma;
Giacomo D’Alterio, Aldo Fiorillo Liceo Boccioni-Palizzi, Napoli
segreteria della mostra
Paola Marulli
ufficio stampa del Comune di Vasto
Paola D’Adamo, p.dadamo@comune.vasto.ch.it | T. +39 0873 30 96 98
ufficio stampa della mostra
Lucia Zappacosta, lucia@luciazappacosta.it | T. +39 320 023 19 37
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I professionisti dei Beni Culturali in questi giorni stanno protestando per l’inspiegabile inadempienza del Ministro Franceschini, che, dopo aver promesso a più riprese la firma dei decreti applicativi della L. 110/2014, si dedica, in chiusura di mandato, a tutt’altre occupazioni.
La questione è tutt’altro che secondaria: i profili professionali delle professioni non riconosciute (Archeologi, Storici dell’Arte, Antropologi fisici, Antropologi culturali, Archivisti, Bibliotecari, Esperti in diagnostica dei Beni Culturali) sono stati redatti con un complesso lavoro che ha visto coinvolte, insieme con gli uffici del Ministero, una trentina tra associazioni di categoria e consulte universitarie, e hanno concluso il loro iter da diversi mesi, per poi essere oggetto di inspiegabili rimpalli e pareri non obbligatori né richiesti tra gli uffici ministeriali.
In occasione della “Notte dei musei” indetta dal MiBACT per il 19 maggio, il “COMITATO PER LA 110“, promosso dalla Confederazione Italiana Archeologi con l’adesione di API Mibact, Archeoimprese, Assotecnici, CNAP, Coordinamento archeologi CNA e PMI, FAP, Legacoop Produzione e Servizi, Mi Riconosci? Sono un professionista dei Beni Culturali, inizia una raccolta di firme per sensibilizzare sulla sempre più difficile situazione degli operatori dei beni culturali.
La pur tardiva introduzione dei profili infatti consentirebbe alcune garanzie e dignità lavorativa e professionale agli operatori del campo, molti dei quali sono attualmente impossibilitati ad operare per carenze normative e complessi combinati legislativi.
Nel frattempo, però, il Ministro ha trovato il tempo per firmare, a scadenza di mandato e senza alcuna necessità né urgenza, uno dei più discussi decreti della sua carriera, quello che facilita l’esportazione e la vendita all’estero dei beni culturali, facendo un grande regalo di fine mandato alla lobby degli antiquari.
Parafrasando Orwell, alcuni decreti sono più decreti degli altri.
In occasione del Salone dell’Arte e del Restauro che si terrà a Firenze tra il 16 e il 18 maggio, sarà presentato al pubblico la Stazione Archeometrica Mobile del progetto di ricerca Archeo 3.0, condotto da Cooperativa Archeologia in partnership con CNR-ICVBC, CNR-IFAC, AfGroup e StudioFlu e in corso di ultimazione.
Archeo 3.0 mira a un reale avanzamento della ricerca archeologica attraverso lo sviluppo e l’integrazione di tecnologie IT e di dispositivi fotonici, elettromagnetici e acustici, con lo scopo di rendere le attività di scavo archeologico più precise e speditive. La Stazione archeometrica mobile costituisce il risultato finale del progetto e permetterà di portare la nuova piattaforma tecnologica direttamente sul campo, dove verranno elaborati i dati di documentazione, poi trasmessi in LTE ai server centrali presso Cooperativa Archeologia. I dati permetteranno l’elaborazione in tempo reale dei modelli 3D del sito archeologico in corso di esame e saranno conservati nella piattaforma GIS del sistema informativo. Dalla piattaforma verranno estratti tutti gli elaborati finali di ricerca per la consegna al MiBACT.
“COOPERATIVA ARCHEOLOGIA.
Progetto Archeo 3.0 co-finanziato dal POR FESR Toscana 2014-2020″
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